giovedì 14 febbraio 2008

TORINO:UN SEGNALE

da torino doveva partire un segnale forte da chi non si è arreso alla logica della società determinata dal conseguimento dle profitto, a tutti i costi: i costi per chi muore sul lavoro e di lavoro come a torino e come avviene quasi quotidianamente nella nostra provincia.
dove eravamo? cosa hanno fatto CUB,COBAS,UNICOBAS,SDL E USI, insomma i sindacati di base, di fronte al tentativo di CGIL,CISL UIL di minimizzare i danni per i padroni scongiurando lo sciopero generale, indicendone uno soltanto per i metalmeccanici?
di quanti morti abbiamo ed hanno bisogno per proclamare lo sciopero generale?!
sette morti non bastano? è questo il livello etico del sindacato?
e poi dov'erano i lavoratori con la loro dignità: tutti a lavorare! è possibile che è venuta a mancare quell'azione diretta che deve ignudare il re e i suoi scagnozzi.penso che abbiamo perso una grande occasione d'aggregazione, vorrei dire di rivolta.
perchè di fronte alle stragi perpetuate da queste classi di delinquenti che sono al potere e che purtroppo sono riuscite a fare dell'altro potere mediatico anche su questa strage.
hanno partecipato ai funerali blaterando parole di solidarietà? cos'è la loro solidarietà? tenere le masse soggiogate dai loro ingordi bisogni fatti passare per esigenze della collettività.
ma vergogna anche per chi li ha accettati. schifosi sono riusciti perfino a farci vedere, in televisione, il natale in casa di uno degli operai uccisi, con una sua foto, con i suoi figli di pochi anni e mesi.
" aveva un contratto a tempo determinato, aveva paura di perdere il lavoro, ha perso la vita."questa è la legge biagi! questo è il caporalato legalizzato! queste sono le condizioni del profitto! i padroni, i loro questuanti politici hanno un solo obbiettivo: quello di porre gli sfruttati con le spalle al muro, con una pistola in bocca, possibilmente in modo democratico, tanto è vero che l'estrema sinistra , comodamente seduta sulle poltrone del governo, di questo governo è complice di leggi e disposizioni che farebbero rabbrividire molti dei morti di genova e di reggio emilia, molti dei morti scesi contro la legge truffa, contro scelba e tromboni.
e con loro tutti quelli che scesero in piazza senza coperture politiche , contro il potere mafioso e fascista dei democristiani che, insieme al consumato potere degli stalinisti socialdemocratizzati, è una delle basi del partito democratico.
tutto legale oggi, tutto legale e democratico.
ma non voglio affatto parlare di questi miseri, sinistri individui. voglio urlare l'angoscia di fronte alla strage di torino.
voglio urlare la rabbia per la strage continua di lavoratori, voluta da tutto l'apparato di potere di questa perversa società.
come ci possono ancora far bere che questa è la migliore società possibile, com'è che la coscienza di chi è sfruttato selvaggemente, schiacciati nei nostri diritti elementari, costretti a mettere in gioco e perdere la vita per pochi euro, gli va dietro?
accetta le loro condizioni, che sono le coperture per i loro affari ed i loro privilegi.
più creano le condizioni di sruttamento più possono autolaimentarsi di numero, di privilegi e di qualità.
crescono in tutti i rivoli del potere di complicità di questa società sempre più basata sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, sulla donna e sulla natura.
gli operai di torino erano costretti a turni massacranti, giornate lavorative che si protraevano secondo le esigenze della produzione.
l'italia, si sa, è stato decantato , è la principale artefice della moratoria sulla pena di morte.
e i morti sul lavoro e di lavoro?!! sono delle condanne a morte, decretate nei consigli di amministrazione, dcretate in borsa, nelle leggi inapplicabili della sicurezza sul lavoro, decretate dai padroni che sanno di essere impuniti.
abbiamo mai visto qualche padrone condannato?!! a memoria di uomo, mai. sanzioni amministrative, quando va male.
ma anche quelle con parsimonia, perchè non si può fermare la produzione, il made in italy. cosa potevano opporre gli operai di torino contro le mostruosità che garantiscono qualsiasi azione ai padroni? cosa possono opporre tutti i giovani sottopagati, con i falsi contratti di lavoro, quali contratti? quali lavori? ricatti, ricatti, sfruttamento senza alcun limite.
tutto coperto dall'omertà collusa fra padroni, sindacati, politici e stato.
e dov'è la difesa della vita? quelle anime nere che difendono la vita dell'embrione zittiscono di fronte a questi deliberati assassini.
ci mangiano tutti e bene. le loro regole per noi, per i precari di questa vita sono: lavoro, sfruttamento, inquinamento, carceri, morte, tumori, menomazioni, manicomi, privazioni , menti soggiogate dalla religione e dallo spettacolo dominante.
era ed è necessario uno sciopero generale, fregandosi, alla grande, delle leggi sullo sciopero.
le loro leggi sono fatte per imprigionarci. il nostro compito è di rifiutarle, di scardinarle.
lo sciopero generale era dovuto contro tutto quello che sta accadendo, contro questo sfruttamento totalizzante, contro questa socialdemocrazia anche peggiorata, contro questo sistema sempre più di capitani d'industria, boiardi di stato, parassiti milionari e precari sfruttati, ammazzati. le rivolte si fanno succedere, non si aspettano nè si invocano.

tratto da "lotta di classe"


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