lunedì 31 marzo 2008

governo di guerra, di furti e di tasse

Governo di guerra, di furti e di tasse

È finita la legislatura di centro-sinistra durata due anni dopo cinque anni passati al purgatorio( ad arricchirsi nei poteri locali e alle spalle dei lavoratori con le loro cooperative e con i loro sindacati di stato).

Ritorna di moda il fascino per nulla discreto e tanto osceno del fascismo berlusconiano col suo falso populismo e il suo bastone che ci colpiva pesantemente mentre si cercava di mangiare la carota.

Di fatto non cambia niente. Destra e sinistra istituzionali sono portatori della stessa politica economica legata ai poteri forti, che si concretizza arricchendo i potenti e i loro servi e colpendo gli interessi delle classi lavoratrici e di chi lavoro non ha.

Privatizzazioni, disoccupazione e precariato, caporalato ed agenzie interinali, economia di guerra, furti sui nostri salari, scippo delle liquidazioni, aumento dell’età pensionabile, carovita selvaggio sono tutti regali del, primo governo prodi-d’alema-amato. La stessa politica che il governo berlusconi ha poi continuato e perfezionato. La stessa politica che prodi ha ripreso.

Ci raccontavano che il centro-sinistra non volesse più i precari per cui ne ha assunti pochi e fidati a tempo indeterminato mentre gli altri, senza una politica vera di occupazione, rischiano di non avere più nemmeno uno straccio di lavoro precario.

In compenso con un’arroganza senza limiti si prospetta una gigantesca operazione di servizio civile obbligatorio per ragazze e ragazzi.

Mano d’opera quasi gratuita per l’enorme baraccone dei centri collegati al potere della sinistra( quelli camuffati da organizzazioni umanitarie, culturali,sociali,ecc. fonte di inesauribili guadagni per i nostri “compagni”)

Quindi nulla è cambiato, anche a giudicare del pietoso e fumoso programma con cui prodi si è proposto agli elettori .

Come ci disse al telefono una lavoratrice di melfi: è lo stesso volto del potere. Solo che la destra ce lo metteva nel culo mentre la sinistra dopo avercelo di nuovo messo nel culo pretende anche che sorridiamo.

Nessun commento: